Agopuntura e depressione
L’ autore, partendo dalle osservazioni della dott.sa Sapio, si sofferma ad analizzare le varie tematiche sotto il profilo della Medicina Tradizionale Cinese, e propone un trattamento agopunturistico personalizzato, e soprattutto, rispondente ad ogni tematica.
Abstract: starting from phisician Sapio’s observations, the autor lingers to analyze different themes from the chinese traditional medicine, and suggests a personal acupuncture treatment, in accordance with every theme.
INTRODUZIONE
Ho scelto di parlare quest’oggi di dolore psichico nel femminile, perché accade di frequente incontrare persone e in particolare donne, che richiedono l’ausilio dell’agopuntura per essere aiutate a superare un momento difficile della loro vita. Ho selezionato quattro casi clinici inerenti al lutto, inteso come sofferenza a seguito di un’esperienza traumatica. Ciascun caso si differenzia dall’altro per aspetti peculiari, pertanto osserverete che la terapia che ne scaturisce sarà personalizzata.
1) caso
Giovane donna di 25 anni, che viene alla mia osservazione all’inizio del 2007, per una vicenda personale accaduta circa un anno prima. Al colloquio, presente la madre, ha difficoltà a parlare della sofferenza che tale evento ancora oggi le causa. La giovane ha avuto un rapporto amoroso sconvolgente, come lei stessa afferma: tradita nella fiducia dalla persona amata, resta incinta, ha dovuto abortire poiché il compagno non si è sentito di continuare questo rapporto. Questa esperienza così traumatica, vissuta, in piena solitudine, l’ha completamente prostrata; si è rinchiusa in se stessa, evitando di uscire di casa, di frequentare amici e nel tempo ha abbandonato gli studi, serbando in se stessa questo dolore profondo.
Il giorno prima della visita ha raccontato alla madre l’accaduto. Aggiunge che avverte un grosso stato di ansia, un magone allo stomaco, scarso appetito, trascorre molto tempo da sola nella propria stanza a piangere. Sfiduciata e rinunziataria, si sente attanagliata da questa sofferenza e soprattutto senza risorse, non ha avuto alcun miglioramento da una terapia farmacologica,
I punti che scelgo sono:
BL 42; LU 3 – 7; ST 36
Questa terapia viene pianificata in otto sedute, le prime quattro una alla settimana, le due successive a distanza di dieci giorni e le ultime due distanziate di un mese.
Inizialmente si riscontra un aggravamento, in particolare si verifica un incremento del pianto e al tempo stesso scatti incontrollati, e un forte stato di agitazione notturna. Intorno alla quarta seduta si verifica un progressivo miglioramento del tono dell’umore; la paziente riesce a distrarsi di più, persiste tuttavia lo stato di ansia e l’agitazione notturna. Questi ultimi sintomi scompaiono nelle ultime sedute e nel mentre l’appetito migliora. All’ottava seduta, riscontrata la stabilizzazione sintomatologica, scelgo di sospendere la terapia. Un colloquio a metà giugno mi conferma il consolidamento dello stato fisico e psichico ottenuto.
2) caso
Donna di 60 anni, viene alla mia osservazione per uno stato depressivo, associato a un forte stato di ansia; è la seconda volta che si verifica nella sua vita Il primo episodio dopo il matrimonio, curato con antidepressivi guarisce. Il nuovo episodio di depressione, è insorto da 6 mesi; la paziente avverte la mente completamente offuscata, la testa ovattata, si sente “legata”, e soprattutto accusa un forte senso di solitudine, e come lei stessa afferma, un senso di vuoto e di inutilità, di non appagamento. Per questo motivo ha scelto di vendere la sua profumeria. L’episodio che scatena lo stato depressivo è il trasferimento del figlio secondogenito a Verona con la sua compagna. La signora aveva da sempre un rapporto di grossa complicità con lui. “Il mondo le crolla addosso! Al tempo stesso avverte una grossa rabbia perché si è sentita tradita!
Scelgo, per questa paziente, i cosiddetti punti Kong, vale a dire quei punti nell’ideogramma dei quali è espresso il concetto di vuoto. Questa scelta è in riferimento ai sintomi descritti dalla paziente, che pone in evidenza il suo senso di vuoto e di nullità avvertiti da quando il figlio si è trasferito.
KI 11; GV 7; BL 31; GB 1;
Il mio obiettivo nel trattare questi punti è di riportare “ l’ordine e la serenità in individui che, pur sapendo chi sono e dove vanno, sono storditi e confusi dagli innumerevoli messaggi e sollecitazioni provenienti dal mondo”.
Il trattamento tuttavia non dà un risultato apprezzabile, ci sono solo delle sfumature di miglioramento, quindi alla quarta seduta decido di riconsiderare il caso e di porre in evidenza la problematica della separazione dal figlio, pertanto utilizzo i seguenti punti:
LU 1 – 3 – 7; BL 42;
La paziente ha un rapido un miglioramento, in poche sedute lo stato di sofferenza per la “perdita” del figlio, lascia il posto a un “disinteresse” verso di lui e afferma che ora ragiona con la testa! Questo mi fa riflettere sul fatto che se i punti trattati non sono centrati sulla problematica della persona i sintomi non regrediscono.
3) caso
Questo caso risulta significativo e diverso dai precedenti, perché la sintomatologia dolorosa accusata dalla paziente e studiata solo sotto questo profilo e non valutata come espressione di una sofferenza psichica, può determinare un insuccesso terapeutico!
La paziente presenta da alcuni mesi un dolore alla spalla sinistra che si estende lungo il braccio e l’avambraccio, si arresta al polso, la forza della mano è mantenuta. Il dolore si scatena con il movimento di retropulsione e di estensione verso l’alto del braccio. Difficoltà a riposare sul lato sinistro. Le cinque sedute finalizzate a questa sintomatologia dolorosa non determinano un risultato apprezzabile!
Alla sesta seduta, la paziente manifesta una sfiducia verso l’agopuntura, laddove in precedenza per altre patologie aveva avuto un subitaneo beneficio. In questa stessa seduta la paziente pone in evidenza il miglioramento della spalla, ma al tempo stesso sottolinea la persistenza del dolore nel tratto compreso tra LU 3 e LU 4, e proprio questa parte dolorosa costituisce l’impedimento nei movimenti summenzionati. La sede del dolore è la connessione con questi due punti specifici, mi indica la correlazione del dolore fisico con la sofferenza psichica. E infatti ad una mia domanda specifica su cosa le fosse accaduto di recente, la paziente mi ricorda della morte della madre, ed ecco che oggi ne vediamo i segni di questa sofferenza!
Modificata completamente la terapia ed utilizzati i punti:
BL 42 – LU 3 – 4 – 7
Bilateralmente, il quadro sintomatologico migliora rapidamente.
4) caso
(dalla sua ultima e-mail)
Caro Doc, come stà??
Spero bene.
E’ un po’ che non le rompo le scatole …, ma … chiamarla prima … non so … mi sembrava come se fosse una dipendenza psicologica …; per chiarirci … mi fa un immenso piacere rivederla …, ma, come avevamo detto a Luglio …, bisognava incominciare ad essere un po’ più indipendenti.
(ovviamente ci rivedremo se lei lo riterrà opportuno, proprio come fanno gli strizzacervelli).
Ok …, da dove incomincio … ummmm.
Ero convinta che l’agopuntura fosse una boiata, giuro …, eppure …, mi son dovuta ricredere.
Aveva ragione, le persone non si cambiano e si portano dietro tutto quel background che ha condizionato la loro vita …, ma il più delle volte, quello che è il nostro tallone d’Achille, deve diventare il punto topico da cui trarre energia, magari anche positiva.
Sono stati dei mesi molto caotici e anche un po’ turbolenti, con diverse fratture (anche fisiche) …, ma ho imparato a guardarmi dentro.
Non so se con il mio arzigogolare potrò farmi capire …, ma mi sento diversa, o meglio, diciamo leggermente trasformata.
Riesco a guardarmi dentro, capire, analizzare, ma soprattutto, cerco di essere propositiva, perché deve e dovrà essere sempre così.
E’ successa un’altra cosa strana.
Ho recuperato il rapporto con mia madre. Se lei ricorda le mie parole, quello con mia madre è sempre stato un rapporto conflittuale, quasi inesistente … da un po’ di tempo … e devo dire senza neanche tante difficoltà … abbiamo abbassato entrambe dei muri e ci siamo capite … (anzi … le confesso che ora ho il terrore del tempo che passi e che se la possa portare via) …, ma questa è un’altra storia. Devo concludere dicendo “io speriamo che me la cavo”??? Ma noo!
Cosa dirle Doc, mi sento un po’ diversa, forse più forte …, (a proposito, ora non mi tengo più niente, quello che non mi stà bene lo grido a quattro bandiere …).
Ah, ho parlato di lei con il il farmacista di S. Lucia) … gli ho detto, guai a chi mi tocca Sabelli.
Augurandomi di rivederla presto, e aspettando sue notizie … l’abbraccio forte.
L’avevo incontrata la prima volta nel marzo 2006 per mesoterapia, ma dopo alcune sedute decido di intraprendere una terapia di agopuntura centrata sulla sua persona. E’ una ragazza di 26 anni che presenta grosse insicurezze interne e si preoccupa costantemente della fine di legami affettivi. Alcuni anni prima aveva perso un amico, mentre viveva a Milano, e l’unica persona, a suo dire, che mi ha voluto bene sul serio e mi ha dato una mano e almeno, porca miseria, credeva nelle mie capacità! Ironia della sorte, è finito all’apice della sua carriera a 43 anni. Per me è stato uno shock. Dopo la morte rientra alla casa paterna! In base al suo racconto scelgo i seguenti punti:
BL 61; GB 29; IT 10; HT 2 e 4
In una delle sedute afferma: “le persone non cambiano e su questo non ci piove…, ma io in particolare, avevo ricevuto numerose batoste che mi avevano graffiato il cuore … molte volte, fuggivo anche da me stessa.” In un incontro a distanza di tempo afferma “Mi sento diversa, e soprattutto mi impegno a non cadere né nell’euforia, né nello smarrimento, stati di animo contrastanti che mi hanno accompagnata, mi sento un po’ cambiata, trasformata!
I punti selezionati nei primi tre casi clinici presentati sono simili:
BL 42; LU 3; LU 7;
Bl 42 POHU è la porta dell’anima corporea, ha un’indicazione precipua per i disordini psichici collegati agli squilibri del Polmone.
LU 3 è un punto Finestra del Cielo, ed insieme al 1 MC, sono gli unici 2 punti al di fuori della regione del collo, è indicato specificamente per patologie psicoemozionali: caratterizzate da desiderio di isolarsi dagli altri, tristezza e pianto.
LU 7, LIEQUE sequenza interrotta, è anche conosciuto come TONGXUAN, Mistero del Bambino; questa denominazione suggerisce la possibilità che questo punto consente l’ accesso a informazioni precedenti o nascoste.
Nel primo caso ho aggiunto 36 Stomaco e su questo punto non mi soffermo perché ben conosciuto.
Nel secondo caso ho scelto un’ulteriore punto del Polmone ZHONGFU “Palazzo Centrale” che conosciamo come punto MU del Polmone. Il suo nome, “Palazzo centrale” sta a significare che questo punto è centrale per lo spirito: in modo specifico aiuta una persona che si è perduta a ritrovare la propria strada, e al tempo stesso le consente di essere soddisfatta di se stessa.
Per questi casi riscontro una grossa sofferenza per la separazione, il distacco, un’esperienza traumatica che ha segnato le pazienti profondamente e che, sebbene sia trascorso del tempo, le fa soffrire. Si tratta per i primi tre casi di un malessere interno ancora non espresso, laddove nel quarto caso vi è manifestatamene un dolore fisico, di origine psichico.
Questo dolore non espresso rinchiuso, determina nel tempo un ristagno del Qi del Polmone con ripercussioni di varia natura: una grossa sofferenza psichica caratterizzata da stato depressivo, o di isolamento dagli altri, oppure la trasformazione e il successivo passaggio da sintomi psichici a sintomi fisici, dolori nella regione delle spalle, lungo i canali in questione, o ancora manifestazioni di natura respiratoria come dispnea o bronchiti. Sotto il profilo evolutivo questo rallentamento può contribuire alla formazione di neoplasie.
Permettetemi di soffermarmi sulla loggia energetica Metallo, che come sappiamo è costituita da Polmone e Grosso Intestino, e in particolare sul Polmone che svolge un ruolo determinante nel respirare, cioè di accogliere dall’esterno l’energia e le molecole e rilasciare i rifiuti e ciò che è inutile: simbolicamente questo accogliere e rilasciare si riferisce anche alla creazione e rottura di legami emozionali. Superare il lutto è la parte più difficile per l’individuo, perché implica la rimozione di antichi legami e affetti, per instaurarne di nuovi. Quando si parla di lutto non si riferisce semplicemente alla morte, ma anche alla separazione dal proprio partner, o ancora alla perdita del lavoro, alla perdita di una parte del corpo a seguito di un intervento chirurgico e di conseguenza non accettare la nuova situazione.
Non dimentichiamo che ci sono persone che cercano di trattenere nel proprio interno l’oggetto d’amore perduto, altri bloccano i loro ricordi, ritirandosi all’interno di se stessi, vivendo così in un mondo fatto di passato ed escludendosi dalla partecipazione della vita presente. La problematica di queste persone si aggiunge la paura di formare ulteriori legami, perché hanno paura di soffrire nuovamente il dolore della perdita, in realtà hanno paura di vivere!
Nel quarto caso la scelta dei punti è stata diversa: ho utilizzato dei punti denominati di regolazione delle Porte. Questi punti non hanno relazione con i punti che sono definiti per l’ideogramma MEN, la porta. Facciamo allusione ai punti che governano le porte che l’Uomo deve superare nella sua evoluzione somatica, psicologica e spirituale e questo in relazione con il tempo e lo spazio. Queste porte sono necessariamente regolate da punti situati sui canali curiosi, perché questi sono addetti appunto al processo di creazione. Il primo punto è la porta dei talloni, governa la crescita sotto tutti i piani e dunque l’infanzia; è comandata dal BL 61, punto dello YANG QIAO. La sua sintomatologia è innanzitutto psichica: <>; ritroviamo anche < >. E’ indicato questo punto anche nei disturbi di crescita somatica, psicologica e spirituale. Comunque si tratta di individui che hanno difficoltà a tagliare il cordone ombelicale dalla propria madre.
Il punto successivo è il 29 GB, è il momento in cui l’adolescente prende le distanze dalla sua famiglia e acquista consapevolezza, è il momento in cui si separa per individuarsi. Questo punto 29VB porta delle anche, è comune allo YANG QIAO e allo YANG WEI MAI. Questo punto è da pungere in tutti i disturbi legati ad un’adolescenza difficile, e nei disturbi associati alla regione del bacino o delle spalle. Secondo alcuni AA è in relazione alla sindrome di Peter Pan, ovvero l’ostinazione a rimanere dei bambini e al tempo stesso rifiutare la crescita, ossia la paura di diventare adulti!
L’ultimo punto è il 10 IT , porta delle spalle, connesso allo YANG WEI e allo YANG QIAO; è ritenuto da alcun AA. in rapporto con l’assunzione delle responsabilità: sono persone che sebbene anagraficamente adulte, non sono in grado di responsabilizzarsi per l’incapacità a superare le tante difficoltà e delusioni.
Altri due punti aggiungo a questi primi tre: HT 2 e 4.
2HT (Quing Ling o Qing Ling Quan) piccolo oceano: in relazione con la pubertà (il suo nome secondario è spirito verde), regola la maturazione dell’individuo con il consecutivo passaggio all’età adulta. Ricordo inoltre che Quing Ling è anche il nome secondario di 11TE; si ritiene che quest’ultimo gli sia sinergico. Questi due punti sono essenziali nelle crisi d’identità del periodo puberale.
4HT (Ling Dao): questo punto è interessante perché interviene nello sbloccare quegli individui che sono incapaci di andare avanti nella loro vita, allorché si trovano di fronte ad ostacoli.
CONCLUSIONI
E’ mia personale convinzione che solo lo studio completo del paziente, profilo fisico e psichico, può aprire le porte ad una guarigione completa. Questo indirizzo può essere determinante nella prevenzione di eventuali recidive. E’ chiaro che si tratta di una strada molto impegnativa e difficile da percorrere e per questo anni fa, il dott. Darras parlò di agopuntura quale “ psicoterapia armata”, proprio per il lavoro certosino del medico volto a comprendere a fondo la problematica del paziente. Le difficoltà nascono dalla complessità dei sintomi psichici del paziente, che spesso sono di difficile interpretazione, inoltre spesso si mostrano reticenti a esprimere le loro problematiche psichiche, anzi fanno del tutto per dissuadere il medico di averne. Obiettivamente di fronte queste difficoltà è difficile aiutare un paziente, le uniche “armi” che abbiamo a disposizione per superare questa “impasse” è lo studio dei polsi e della lingua, la valutazione dei punti dolorosi, la sede del dolore, e valutare inoltre altri parametri che per noi hanno un valore significativo: orario di aggravamento, fattori scatenanti, ed aspetti emozionali etc…
Qual’è la finalità di questo lavoro? Certamente non sarà esaustivo, tuttavia vuole essere un incentivo alla riflessione: inquadrare il malato in modo originale e al tempo stesso completo può dare a noi medici agopuntori la soddisfazione di determinare nel paziente quella svolta per riprendere il cammino nella propria vita!
BIBLIOGRAFIA
Congresso Italo – Francese 2001
Kespi, Berger, Phan – Choffrut: Oublier le symptome.
Sabelli Italo Dipendenza : il mobbing quale relazione di dipendenza, approccio agopunturistico.
Congresso di Firenze 2003 Sabelli Italo: il Disadattato
Convegno L’Aquila: Sabelli Italo: Ruolo dei punti Finestra del Cielo
Darras Jean Claude:Objectif: acuponcture traité d’acupuncture medicale. Tome II editions Darras
Kespi Jean Marc: L’homme et ses symboles. Ed Albin Michel.
Mac Pherson H. : pratica clinica di agopuntura. CEA
Ross Jeremy: combinazione dei punti di agopuntura. Ed. CEA
Pierfrancesco Fusco: Personali considerazioni sugli aspetti psichici secondo l’ottica del “pensiero tradizionale cinese”