Un ciclo di agopuntura per combattere l’insonnia
La Repubblica I Napoli
L’intervista Parla Italo Sabelli, padre della medicina cinese a Napoli. Un caso clinico
L’AGOPUNTURA ha molti meriti. Più di quanti se ne conoscano.
Il messaggio arriva da Italo Sabelli, tra i più autorevoli rappresentanti della disciplina medica cinese, a margine del convegno “Prendersi cura…” che si è appena concluso al Suor Orsola Benincasa.
«L’agopuntura», spiega, «ha mostrato la sua validità soprattutto nella terapia del dolore, ma questa è una qualità che non le rende giustizia. Ecco perché ho presentato un caso clinico che si discosta dal solito cliché».
In che senso? «Si trattava di un paziente che soffriva di “insonnia d’abbandono”: a forte connotazione psichica e ribelle a qualsiasi terapia farmacologica. E anche un primo ciclo di agopuntura era riuscito a farlo migliorare, ma l’insonnia faceva capolino ogni tanto e solo un secondo trattamento lo ha guarito definitivamente». Ci descriva il caso.
«Professore universitario quarantenne, da tre anni affetto da insonnia in concomitanza della nascita di un figlio atteso da dieci. L’evento aveva scatenato uno stato d’ansia e preoccupazioni irrazionali in un soggetto con fragilità emotiva. Non tollerava sentire il pianto del figlio e prima di addormentarsi si abbandonava a spiacevoli pensieri, caricandosi anche dei problemi degli altri».
E allora? «A un certo punto, durante una delle sedute per analizzare l’evento che avesse potuto scatenare l’insonnia, mi confessa: “Dottore, mio figlio questa estate ha scoperto sulla spiaggia gli amichetti, è stato a giocare con loro e mi ha abbandonato…”. Il quadro mi è stato chiaro: il paziente considera il figlio un suo possesso, rinunzia alla vita personale per essergli accanto, ma poi scopre che può rendersi autonomo».
Come l’ha curato? «Ho scelto i tre punti di infisione: Renying (accoglienza umana), Fenlong (indicazione
della scelta) e Shenting (aiuta a situarsi nel mondo). Sei sedute, ma già alla quarta c’è un miglioramento netto. E alla fine il trattamento è andato al di là della problematica, anche perché, sebbene talvolta accusi un ritardo nell’addormentamento, non se ne preoccupa più come in passato».
Tutto questo per dimostrare… «Che l’agopuntura è efficace oltre il dolore e che, secondo il concetto di
olismo, l’individuo va considerato globalmente».
Quali e quante patologie può curare l’agopuntura? «Difficile essere esauriente, ma sicuramente è valida
nelle patologie legate ad alterazioni del sistema omeostatico dell’organismo: dagli squilibri neurovegetativi all’impotenza, all’eiaculazione precoce, alla dismenorrea, al vomito gravidico e, anche, a quello conseguenza della chemioterapia».