L’uomo tra cielo e terra. I tre tesori
L’Uomo riceve tre tesori che sono rappresentati da: Shen e Jing che gli provengono dal Cielo Anteriore e Qi che invece gli deriva dal Cielo Posteriore. Ognuno di essi ha un ruolo determinato: il Jing costituirà la sua eredità cromosomica, lo Shen adempierà alla sua parte spirituale e il Qi rappresenterà la sua vitalità. Il loro ruolo è esteso e non sarà certamente separato ma in accordo con tutto l’essere e pertanto entrerà in continua risonanza e agevolerà l’individuo a percorrere la Via, e questo accadrà in sintonia con se stesso e in armonia con gli altri.
Vi presento un caso clinico per porre in evidenza quanto detto finora sul DAO – DE ed inoltre anticipare il discorso sullo Shen.
• Agli inizi di settembre viene alla nostra osservazione una signora che a luglio ha perso il figlio trentenne, improvvisamente, per un infarto. E’ una donna distrutta e soffocata dal dolore, ci riferisce che a malapena riesce a “tirare avanti” e che ha desiderato porre fine alla sua vita.
Il nostro primo obbiettivo è di aiutarla a superare questa fase. Scegliamo come punti Shen Tang, Palazzo dello Shen, Shen Men Porta dello Spirito, Zhi Shi Camera della Volontà, Taixi torrente del dirupo supremo.
Dopo diverse sedute riusciamo ad alleggerire la sofferenza psichica, e forse intempestivamente decidiamo di aggiungere Chengling, che sappiamo in relazione al grande Shen, quindi alla consapevolezza. Sappiamo inoltre Chengling aiuta a superare la totale confusione e permette il raggiungimento della coscienza e della piena spiritualità.
• Purtroppo la signora trascorre 2 settimane difficili , ha avuto una riacutizzazione dello stato di sofferenza psichica, pertanto optiamo per la sospensione immediata di Chengling.
Perché questo aggravamento?
Perché la signora da poco aveva ripreso un contatto interiore con le sue emozioni, e l’utilizzo di questo punto che, come abbiamo visto è in connessione con la consapevolezza, l’ha posta subito in uno stato di profonda depressione psichica!
Ad un’ulteriore incontro sospendiamo Chengling, e già durante la seduta avverte uno stato di grande serenità.
Nell’ideogramma Shen, abbiamo due parti: quella di sinistra significa <
Lo Shen si unisce al Jing che i genitori si scambiano, allora esso si trasforma in Ling. Anche qui c’è una rappresentazione dialettica di SHEN – LING.
Lo Shen fa parte del Cielo Anteriore, dell’Uno e dell’Invisibile, laddove il Ling appartiene al Cielo Posteriore, dunque alla dualità, alla polarità;
Sarà espressione dell’amore universale, mentre il Ling dell’amore particolare.
Va da sé che Shen è Yang in quanto non ha forma, ma contiene la forza dello Yang che serve a mantenere l’integrità della forma. Ling è la parte “fisica” e lo Yin dello Shen. Pertanto il Ling altro non è che la trasformazione dello Shen con il conseguente incorporarsi.
Nella Medicina tradizionale Cinese si parla di 5 anime e più esattamente HUN, PO, YI, ZHI e SHEN MING, che prendono sede nei differenti organi, a queste si aggiungono altre due che sono espresse da Zhi – saggezza e Li – principi.
Entrambe hanno un ruolo fondamentale: lo Zhi saggezza sta ad indicare il conoscere se stessi, il secondo Li è tradotto con il termine di principi, quest’ultimi esprimono i principi che ci fanno stare sul sentiero che dobbiamo percorrere.
Quando ho percorso integralmente la mia strada e non ho ulteriori desideri allora l’anima si rende di nuovo libera per cui da Ling si trasforma nuovamente in Shen, il finito diviene nuovamente infinito.
I taoisti distinguono: piccolo e grande Shen:
Il primo ha sede nel Cuore e come dice il maestro Jeffrey Chong Yuen, rappresenta il nostro curriculum, il nostro progetto di Vita e si va appunto a radicare nel Cuore, rappresenta un’emanazione dello Shen infinito.
Il grande Shen ha sede nel cranio e dunque ha rapporto con i visceri curiosi, ed ha un ruolo diverso dal precedente, aiuta l’individuo a comprendere le esperienze che ha maturato a livello del piccolo Shen che a questo livello avverte come emozioni e sensazioni e portate al cervello si trasformano in consapevolezza.
Nella forma antica l’ideogramma indicherebbe “vapore che sale dalla terra per formare in alto banchi di nuvole”. In sintesi possiamo pensare al vapore che sale dal riso che bolle in un calderone.
Il vapore rappresenta l’elemento aria, il riso invece ha il significato di nutrimento e sangue. Come si vede, si propone da subito un dualismo che è in contrapposizione e complementare allo stesso tempo.
Il termine qi esprime contemporaneamente il concetto di materia e energia, proprio come vengono intesi ora, l’immateriale e il materiale contrapposti ma inscindibili.
Il Qi è il substrato di tutto ciò che avviene nell’organismo umano. L’ Uomo si trova tra Cielo e Terra e ad entrambi risponde e da essi viene nutrito.
L’ideogramma Tian Cielo è costituito da un tratto orizzontale al di sopra del carattere Uomo a cui è aggiunta una seconda linea orizzontale che sta ad indicare che vi è qualcosa di ancora più grande, che è al di là e al di sopra dell’orizzonte umano. L’ uomo è rappresentato con le gambe divaricate e ben radicate alla Terra, e l’ulteriore tratto orizzontale al di sopra dell’Uomo indica il “firmamento” che ricopre gli uomini.
Pertanto Tian sta a mostrare qualcosa di più grande dell’essere umano che lo avvolge e lo comprende. Come dicevamo prima l’Uomo risponde al Cielo ed infatti le varie energie cosmiche modulano i ritmi interni dell’organismo umano, e con la loro azione stimolano i vari organi e i sistemi energetici.
La Terra Di, è da distinguere da Tu che è in riferimento ai 5 movimenti, assume il significato di contrappositivo al Cielo, pertanto abbiamo qui l’espressione di Yin Terra e Yang Cielo.
L’Uomo oltre al rapporto con le forze celesti di natura yang è al tempo stesso radicato con i piedi alla Terra yin e da essa trae il giusto nutrimento. Il termine Qi ha una grande valenza espressiva, perché oltre ad esserci un Qi cosmico analogo allo Shen infinito, rappresenta la forza creatrice e di movimento dell’Universo.
A questo si affianca il QI dell’Uomo, quest’ ultimo è differenziato in Qi difensivo, nutritivo e originario. Il primo definito difensivo o Wei qi riveste un ruolo cruciale poiché rappresenta la prima istanza o barriera di difesa dell’organismo. E’ di natura yang, pertanto facilmente mobilizzabile.
Questa energia circola nell’organismo preferibilmente nei canali tendino – muscolari.
Ying qi è l’energia più profonda, meno yang, assimilabile al concetto di nutrimento, ruolo che svolge sia in profondità che in superficie, circola preferibilmente nei canali principali. L’ultima la yuan qi la descriviamo successivamente. La sede del Qi è nel petto a livello della cassa toracica e si associa al livello dell’interscambio.
Jeffrey Yuen la definisce proprio per il ruolo che svolge di movimento, come qualcosa che ci porta verso il mondo, verso la relazione, verso lo scambio.
Il carattere Jing è rappresentato da una parte sinistra analoga all’ideogramma Qi ed espressa da un chicco di grano cotto che si apre, e da una parte destra simile a Sheng, vita.
La parte inferiore destra indica <
Pertanto Jing è la forza vitale che germoglia in un corpo fisico.
L’ideogramma di Sheng ci rievoca quello di Terra, Tu rappresentato da 2 linee orizzontali ed una verticale, in Sheng è aggiunta una terza linea, che esprime il cambiamento o la nascita, e in alto a sinistra c’è un apostrofo ad indicare il germogliare.
Il Jing o Jing Innato, è un’ essenza, e rappresenta il patrimonio ereditario ed ereditato, non rinnovabile e presente fin dalla nascita, interagisce lungo il corso della vita con il Jing Acquisito, che sappiamo estratto dal cibo a livello del TR medio, quindi raffinato e trasformato in energia nobile e costituirà quella materia che si sovrapporrà sulla “forma” costituita dal Jing innato, e supporterà la crescita dell’individuo.
Il Jing acquisito ha un unico ruolo quello di costituire la composizione dei mattoni per l’organismo. Il Jing Innato ha una sua forma attiva rappresentata dalla Yuan Qi, interessante è il suo ideogramma costituito da una parte superiore rappresentata da un riparo rupestre, una parete rocciosa collocata su di uno strapiombo, dentro la grotta c’è dell’acqua che zampilla, e costituisce la seconda parte dell’ideogramma.
Questo ideogramma esprime bene l’idea che l’energia Yuan si trovi nella parte profonda dell’ individuo e quando fuoriesce dall’ essenza prende tre direzioni:
• La prima del San Jao, con la funzione di fondere la yuan qi con la zong qi.
• La seconda, allorché la Yuan qi è catturata dai canali curiosi sarà da essi utilizzata per la costituzione di Visceri Curiosi, i quali rivestono un ruolo determinante: da un lato garantiscono la sopravvivenza della specie, dall’altra sono responsabili dell’organizzazione strutturale e funzionale degli Zang Fu.
• La terza via è quella che riporta la Yuan qi verso il Jing ed è sostenuto dallo Zhi. È un meccanismo che avviene in seno al Movimento Acqua ed è denominato yun dong.
Al momento del concepimento attraverso l’unione del Jing maschile con quello femminile, ha inizio una nuova vita, Sheng.
Questa unione attiva la vibrazione della forza cosmica universale, definita Shen, la quale, a sua volta, penetra in una forma limitata definita nella tradizione alchemica cinese Ling, Anima.
Ciò che va a radicarsi quale aspetto del Ling è il Po, che prende sede nel Polmone, e dà luogo al primo aspetto del vivere che è appunto respirare, al tempo stesso rappresenta l’ aspetto del vivere spirituale, il radicarsi in una forma fisica.