Gli aghi contro cellulite e sovrappeso. E la scienza occidentale dà il placet ufficiale
Guida al benessere. Estetica all’ orientale. Ora con l’ agopuntura si fa anche il lifting
Sdraiati sul lettino, infilzati da decine di aghi e il dolore passa. Non si tratta di effetto placebo o di suggestione. L’ agopuntura scatena un reale meccanismo analgesico sul corpo e a sostenere la pratica più famosa della medicina tradizionale cinese questa volta è una ricerca dell’ Università americana di Rochester (nello Stato di New York), pubblicata qualche giorno fa sulla rivista Nature Neuroscience: «Gli aghi inducono l’ organismo a produrre antidolorifici naturali e a rilasciare adenosina, una molecola impiegata in molti processi biochimici, come ad esempio nel trasferimento di energia». Un metodo di cura naturale che risale a tremila anni fa, utilizzato nella terapia di moltissime disfunzioni e patologie: dai dolori alla schiena al mal di testa, dalle congiuntiviti alle intolleranze alimentari, dalle allergie all’ insonnia.
Ma soprattutto, per ritrovare il benessere psicofisico. In Italia sono circa 6 milioni le persone che ricorrono ogni anno alle cure degli aghi (dati dell’ Aia, l’ Associazione italiana agopuntura) e i medici che la praticano sono più di 12 mila, numeri che pongono il nostro Paese al terzo posto dopo Cina e Giappone.
«È una medicina energetica che migliora la salute liberandoci di piccoli e grandi acciacchi prevenendo guai peggiori e ottenendo una felice longevità, lo scopo di tutta la medicina cinese – racconta Chiara Cignolini, medico agopuntore a Milano -. Si basa sul concetto che tutto è energia, cioè “Qi” (si legge “ci”), base della vita e dell’ universo che scorre in ogni organo, tessuto o cellula formando una rete di canali (meridiani) che percorrono longitudinalmente tutto il corpo. Quando il libero fluire dell’ energia è impedito o ritardato, tutte le funzioni ne risentono: un blocco ne può causare molti altri perché i canali dell’ energia sono tutti collegati e si sviluppa un semplice disturbo o una grave malattia.
Un impedimento dei canali può essere causato da un piccolo trauma, come una caduta, dal freddo, il vento, l’ umidità, se mangiamo male o se proviamo emozioni profonde, talvolta inespresse come preoccupazioni e stress».
«Per la pratica orientale la salute non è “l’ assenza di malattie”, ma il perfetto equilibrio del corpo e dello spirito – spiega Italo Sabelli, esperto agopuntore a Napoli -. Una persona sana vive senza sprecare energie e le assume giornalmente attraverso la nutrizione, la respirazione, gli scambi affettivi e il movimento. Il “Qi interno” si arricchisce attraverso un’ alimentazione corretta, una buona respirazione, il rilassamento, la ginnastica, un animo gioioso e un’ equilibrata vita sessuale. Con l’ agopuntura è possibile agire sul flusso dell’ energia accelerandolo, rallentandolo e dirigendolo verso strade alternative. Il suo miglioramento prevede trasformazioni chimiche che stimolano la capacità di guarigione e sviluppano un senso di serenità e di benessere».
Così, gli aghi (di metallo, inseriti in pochi millimetri e tenuti in posa in media 20, 30 minuti) «istigano» i 365 punti disseminati su tutto il corpo e dopo un ciclo di sedute (circa 10) il paziente è più lucido, sente maggiore forza e sopporta meglio la stanchezza: ha ristabilito un equilibrio psicofisico. L’ energia risvegliata favorisce anche la remise en forme estetica. Negli Stati Uniti lo chiamano agolifting, è una rivitalizzazione biologica per ritrovare la freschezza del volto. «Si parte sempre da una valutazione energetica complessiva della persona – spiega Giovanni Pecchia, medico agopuntore a Milano -. Si applicano sul viso, nei punti dei meridiani energetici, gli aghi del lifting, molto corti e sottili e vengono stimolati da micro corrente elettrica. La terapia suscita l’ irrogazione sanguigna dei tessuti, li nutre e favorisce il turgore». Quante sedute consiglia? «In media sei al ritmo di due a settimana e consiglio di ripetere la cura due volte l’ anno». Ma tutti gli inestetismi sono il riflesso di uno squilibrio del Qi (il fluire dell’ energia vitale). Come il sovrappeso o la cellulite: «Un blocco del tessuto dove la microcircolazione non lavora bene – aggiunge Franco Menichelli, medico agopuntore a Roma e presidente dell’ Aia. -. Sovrappeso e cellulite si curano se non sono troppo avanzati migliorando la circolazione dei vasi linfatici, delle vene e l’ eliminazione delle scorie. Buoni risultati si ottengono anche contro l’ acne giovanile lavorando sulle zone degli ormoni della crescita, contro l’ alopecia femminile spesso dovuta ad ansia e stress e in generale sulla condizione della pelle e dei capelli stimolando la tiroide o il polmone».
Rossella Burattino RIPRODUZIONE RISERVATA * * * L’ esperto «Il nuovo studio conferma: funziona» «Il meccanismo analgesico dell’ agopuntura? In passato molti studi hanno dimostrato che la cura con gli aghi incrementa la soglia del dolore perché aumenta la produzione di endorfine e di citochine», chiarisce Italo Sabelli, medico agopuntore e consigliere della Sia, società italiana di agopuntura. Ma la nuova ricerca dell’ Università di Rochester, spiega, aggiunge un ulteriore capitolo, dimostrando un incremento sostanziale dell’ adenosina. Come è stata condotta? «Hanno sottoposto a una seduta di agopuntura durata 30 minuti un gruppo di topi sofferenti a una zampa: negli esemplari in cui il dolore si riduceva di più c’ era nei tessuti trattati una concentrazione 24 volte maggiore di adenosina, un inibitore endogeno del dolore». In conclusione? «Questo studio apporta un’ ulteriore conferma della validità dell’ agopuntura, ma non credo che si placheranno le polemiche tra fautori e detrattori». (ro. bur.)
Rossella Burattino
Fonte: Pagina 42 | (5 giugno 2010) | Corriere della Sera