Traumi e agopuntura
L’Autore in questo lavoro, il dott.Italo Sabelli, intende far emergere il ruolo determinante dell’agopuntura nella patologia traumatica, sia di origine fisica che psichica. A tal proposito presenta dei casi clinici a conferma della sua funzione significativa. Evidenzia , infine, il ruolo dei rimedi omeopatici, che opportunamente scelti, vanno a rinforzare l’azione dell’agopuntura.
Parola chiave: traumi fisici – traumi psichici – agopuntura – omeopatia.
INTRODUZIONE
Il trauma fisico è una lesione o una ferita più o meno estesa, prodotta da un’azione violenta esterna all’organismo. Il trauma psichico invece è un tipo di “danno”, un vulnus, che in alcuni casi viene subìto dalla psiche a seguito di un’esperienza critica vissuta dall’individuo, che sia un evento singolo o ripetuto o prolungato nel tempo, e che è detto evento traumatico.
Sappiamo che un trauma fisico o psichico può creare in un individuo una sensazione di disagio, di precarietà e nel tempo causare l’insorgenza di paure o angosce. Solo se il nostro intervento sarà complessivo e finalizzato al ristabilimento psico-fisico del malato, avremo una completa guarigione. L’agopuntura è efficace sia nel trattamento del singolo trauma fisico o psichico sia che nelle forme associate.
La patologia traumatica per definizione è di recente insorgenza, ma spesso, nelle forme a carattere psichico hanno una datazione di mesi o anni, e la persona ne porta a lungo le tracce sul corpo e nell’anima anche se, come spesso accade, non ne ha più memoria e lo dimentica! È importante ricercarne la presenza attraverso l’anamnesi, perché solo così si può aiutare il paziente a superare l’impasse altrimenti irrisolvibile.
TRAUMA PSICHICO ACUTO
Il trauma, sia psichico sia reale, produce una disorganizzazione profonda, che sempre a diversi gradi d’intensità e complessità, comporta una destrutturazione di senso, così da richiedere da parte del soggetto traumatizzato, un necessario contenimento del dolore e dell’angoscia.
CASO CLINICO
Donna di quarantatré anni arriva alla mia osservazione nel novembre 2008, appena inizia la sua storia scoppia in un pianto disperato. Mi racconta che una sera rientrando a casa con il suo compagno, erano entrambi in auto, lui si è sentito improvvisamente male e si è accasciato morto sul volante dell’auto. Da quel momento ha un forte senso di angoscia, è letteralmente scombussolata, e aggiunge che avverte nel quotidiano la sua assenza, in particolare di non poterlo né vedere, né sentire. Di fronte a un dolore così forte m’indirizzo verso un primo punto il 24 Du Mai, SHENTING indicato nei grandi dispiaceri, negli stati di ansia, di apprensione, di sovreccitazione e d’insonnia. Aggiungo altri due punti situati sulla Vescica Biliare GB 18 CHENGLING e GB 13 BENSHEN. Perché i punti della Vescica Biliare? Perché in questo momento ci vuole coraggio ad affrontare di nuovo la vita e soprattutto gestirla. Se così non fosse, si sviluppa una condizione di latenza che porta, protratta nel tempo, allo sviluppo di malattie croniche o degenerative.
Ho scelto Chengling perché aiuta a superare la totale confusione e permette il raggiungimento della coscienza e della piena spiritualità. L’altro punto è Benshen, ha grosso impatto psichico e rafforza il precedente. La paziente si sente rasserenata fin dalla prima seduta, tuttavia motivi personali la inducono a sospendere dopo la quarta seduta, secondo una modalità particolare: disdiceva e riprendeva un nuovo appuntamento! Resistenza o paura di dimenticare quanto accadutole? La rivedo dopo circa quarantacinque giorni, senz’altro più rassicurata, e riesce a contenere meglio il dolore psichico. Ho associato, al tempo stesso, come rimedio omeopatico Arnica XMK, dieci gocce il mattino e 10 gocce il pomeriggio.
TRAUMA PSICHICO CRONICO
A differenza del trauma acuto, quello cronico s’installa lentamente, non dà luogo a manifestazioni psichiche peculiari, è per il paziente misconosciuto, infatti, alla prima visita non ne parla assolutamente.
In genere si avvicina all’agopuntura per problematiche diverse: dolori diffusi di difficile interpretazione, astenia profonda senza una causa precisa, insonnia refrattaria a qualunque terapia o infine per somatizzazioni di varia natura. È evidente che soffermandoci su uno di questi quadri siamo completamente fuorviati e la terapia dell’agopuntura non avrà un risultato apprezzabile; un successivo approfondimento chiarirà il quadro e l’eventuale correzione della terapia dell’agopuntura determinerà il miglioramento o la risoluzione del problema.
Il trauma psichico avrà connotazioni diverse: può essere conseguente a un lutto, a una separazione, alla perdita del lavoro o per altri eventi similari, e avremo quadri psichici caratterizzati da stati di profonda angoscia, di paura permanente o ancora da frustrazioni intense. Ebbene in questo caso la loggia energetica implicata risulterà, come J. C. Darras evidenziò, bloccata a seguito di un esaurimento dello Jing e al tempo stesso ci sarà una ripercussione su tutte le strutture energetiche annesse alla loggia.
La terapia è incentrata su due punti: il primo corrisponde al movimento della loggia energetica, sempre secondo Darras, e si trova localizzato sulla catena esterna della Vescica, e l’altro è il punto XI o punto di disostruzione.
Ho presentato due tipologie di trauma e dalla mia esperienza, posso affermare che la forma cronica è facilmente “aggredibile” con l’agopuntura, laddove la forma acuta è senz’altro più complessa perché il paziente si trova improvvisamente senza più i suoi riferimenti e sull’orlo di un precipizio, e soprattutto bisogna che non s’instauri un nucleo di sofferenza che può avere ulteriori ripercussioni psichiche!
La mia conoscenza, mi ha portato in alcuni casi ad agire sulla Vescica Biliare e questo per due motivi essenziali: innanzitutto esprime il movimento di esteriorizzazione, essendo l’inizio dello yang, evitando così la chiusura dell’individuo nel suo dolore. D’altronde, i cinesi hanno sempre espresso il concetto che è importante avere una buona Vescica Biliare, nel senso di essere in grado di fare una scelta e portarla avanti con lucidità e determinazione per trasformarla in atti. Nei casi trattati, ho riscontrato una riduzione della sofferenza interiore!
TRAUMA FISICO
Caso clinico
Uomo di circa quaranta anni ha riportato un trauma cervicale a causa di un incidente stradale con consecutivo colpo di frusta e da quel momento ha avuto vertigini e sbandamento nel camminare, ma soprattutto un forte senso d’insicurezza. Viene alla mia osservazione dopo alcuni mesi dall’incidente e mi espone la sintomatologia attuale caratterizzata: da dolore in sede cervicale con difficoltà a ruotare la testa particolarmente dal lato sinistro, insonnia a causa della difficoltà a poggiare la testa sul cuscino, e sensazione di scossa elettrica alle braccia quando le stende, ma tiene a porre l’accento dell’insicurezza nel camminare e della paura di riprendere a guidare.
Fin dall’inizio porta un collare che l’ha lievemente migliorato nei movimenti della testa. La risonanza magnetica nucleare evidenzia una protrusione discale tra C5/C6. L’agopuntura è stata incentrata inizialmente su punti precisi: BL 10 – 17 – IT 1 e BL 67. Il primo Tian Zhù, cuscino celeste, è un punto Finestra del Cielo, è ritenuto un punto cancello per il flusso di energia attraverso il corpo e la testa. È un punto fondamentale per i traumi recenti e di vecchia data, inoltre ha un’azione importante su tutto il rachide. BL 17 Ge – Shu, punto shu del diaframma, punto hui – riunione del sangue. Indicato questo punto nelle forme di stasi di sangue che derivano appunto da traumi. BL 67 e IT 1 li impiego semplicemente come tendino – muscolari, in questa prima fase migliora l’insonnia e parzialmente il dolore, persistono le vertigini ma soprattutto la paura. Sostituisco i punti Ting con IT 3 e BL 62, il primo apre il DU MAI e l’altro accelera l’energia dello YangQiaoMai che ristagna, in questa fase il dolore si riduce e con esso la sensazione di scossa alle braccia. Persistendo la sintomatologia di vertigini, insicurezza nella deambulazione e paura modifico ulteriormente l’agopuntura, e sostituisco i punti precedenti con BL 52 e KI 5. Il primo, punto movimento della loggia Acqua, e il secondo il punto Xi del Rene, sono punti a grosso impatto psichico, in questa fase c’è stato un progressivo miglioramento dei sintomi suddetti, fino alla loro scomparsa. Per parecchio tempo dopo ho avuto un dubbio: trattare sin dall’inizio il punto movimento e il punto xi o seguire la trafila come ho appunto fatto? Da casi successivi che ho trattato nel tempo, mi sono reso conto che quando ci si trova di fronte un caso a componente fisica allora è necessario evitare questi punti psichici fin dall’inizio, viceversa se prevale la componente psichica, allora li trattiamo fin dall’inizio.
TRAUMA FISICO
E’ evidente che ogni episodio traumatico sul corpo umano può generare lesioni di vario genere, ma ciò che voglio sottolineare è che l’evento è memorizzato! Pertanto un evento traumatico determinerà una desincronizzazione dell’intero sistema neuro – muscolo – scheletrico visibile nella postura e nella deambulazione ma accertabile anche dalla palpazione a livello della colonna vertebrale dove sono riscontrabili delle zone di tensione, la cui non correzione provocherà l’evoluzione verso una cronicizzazione del problema. E’ chiaro che quando sarà implicata la colonna vertebrale troveremo:
1) Dolori del rachide, mal di schiena, cervicalgia, torcicollo, cefalea muscolo tensiva, discopatia irradiazione di dolori agli arti inferiori, sciatica, cervicobrachialgia.
2) Degenerazione discale, ernia discale, artrosi intervertebrale, deformazione e restringimento del canale vertebrale.
3) Attivazione del sistema simpatico: stress di tipo endogeno
La memoria che il cervello conserva del trauma può produrre:
Reazioni emotive: ansia, paure, fobie
Stati depressivi, disturbi del comportamento, disturbi del movimento, della coordinazione e dell’equilibrio.
Disturbi neurovegetativi: respiratori, blocco del diaframma, attacchi di panico, riduzione della capacità vitale
4) sintomi cardiovascolari: extrasistolia, tachicardia, alte- razioni della pressione arteriosa, etc.
INQUADRAMENTO AGOPUNTURISTICO
Un trauma può determinare delle lesioni che coinvolgono strutture diverse dell’organismo: cute, muscoli, ossa, e provocare consequenzialmente una disarmonia di organi e visceri in rapporto con ciascuna struttura anatomica. E’ evidente che saranno altresì interessati direttamente le strutture energetiche e in particolare i canali detti Jing Luo, il sangue e l’energia, l’essenza (Jing) e i liquidi organici (Jin), che determineranno a loro volta tutta una serie di sintomi.
Analizziamo i vari elementi energetici implicati:
I CANALI
I JING LUO sono le vie di comunicazione tra la superficie (Biao) e la profondità (Li), così come tra tutte le regioni del corpo e i visceri.
Quando il sistema dei canali principali e secondari svolge il loro ruolo, sangue ed energia sono in armonia, le funzioni fisiologiche dei differenti visceri sono integre e così la funzione di relazione degli arti è regolare. Quando si verifica un’ostruzione della circolazione energetica di uno o più canali per una qualunque causa, energia e sangue perdono la loro armonia, e si verificano delle ripercussioni che possono coinvolgere sia gli arti sia i visceri, a causa di una carenza di nutrizione normale.
ENERGIA e SANGUE
Conosciamo il loro ruolo di nutrire: pelle, connettivo, tendini, ossa, visceri e organi. Irrigano e riscaldano gli arti e circolano continuamente per mantenere l’attività vitale normale. Energia e Sangue hanno uno stretto legame, pertanto quando l’energia si blocca, il sangue si accumula, e viceversa quando il sangue ristagna, l’energia si blocca. Se il sangue è debole, l’energia lo è egualmente.
I sintomi associati di gonfiore, edema e dolori, sono legati alle perturbazioni dell’energia e del sangue. Il sangue circola seguendo l’energia, quando questa funzione è lesa, compaiono i dolori, se è coinvolto il sangue, avremo i gonfiori (l’energia non ha forma, il sangue ne ha una). I traumi degli arti determinano una duplice lesione del sangue e dell’energia, la conseguenza è la presenza di ecchimosi, gonfiore e dolore.
ESSENZA (JING) e LIQUIDI ORGANICI
Il Jing come abbiamo detto rappresenta la quintessenza ereditaria dei Reni a questa si aggiunge, come sappiamo, la quintessenza dei cereali e dei liquidi.
I Jin Ye sono i liquidi organici, materie nutritive indispensabili. L’essenza, i liquidi organici, come l’energia e il sangue, sono gli elementi fondamentali dell’attività di organi e visceri. I Reni conservano l’essenza (JING) e controllano i liquidi. La produzione, la ripartizione, il controllo e la trasformazione dei liquidi sono in rapporto stretto con i Reni. I liquidi a loro volta attraverso l’intermediario dei canali e vasi secondari entrano in rapporto con organi e visceri e irrigano inoltre la pelle, la “chair”, i tendini, le ossa, il midollo e il cervello. Nelle condizioni fisiologiche normali, l’equilibrio dei liquidi organici è costantemente mantenuto; un traumatismo può creare una grave perdita di liquidi e sangue con consecutiva sintomatologia di shock, in tal caso l’intervento dell’agopuntura sarà procrastinato.
PELLE e CONNETTIVO
Entrambi costituiscono il “muro esterno” o il confine del corpo. Conosciamo bene la relazione di queste due regioni del corpo con l’energia WEI, da cui dipende la difesa del corpo. I Polmoni hanno un rapporto diretto con l’energia, e costituiscono il “Tetto dei Visceri”, abbassano l’energia verso il piccolo bacino, allo stesso modo i Liquidi organici raggiungono il suo livello.
Il soffio inspirato si abbassa dal <>, nella pelvi, dove è <>. Nel momento dell’espirazione prende forza in questa regione per risalire dalla <> ed essere espulso. Importante quindi la relazione Polmone – Rene, torace – pelvi nella respirazione. Pertanto l’energia è ripartita in tutto il corpo. Il Polmone costituisce il “muro esterno” e si oppone a ogni penetrazione nell’organismo degli agenti patogeni esterni. Nel caso di un traumatismo se la superficie cutanea è lesa, gli agenti patogeni possono penetrare e rappresentare una causa di disarmonia, non dimentichiamo che al tempo stesso si determina un ristagno di energia e sangue e questo genera del calore che blocca gli XIE – perversi. Ne deriva un “calore tossico” suscettibile di determinare delle lesioni locali e a distanza.
TENDINI – OSSA
Conosciamo la relazione tra Fegato e tendini da un lato e ossa e reni dall’altro lato. Entrambi dipendono dalla quantità e qualità di Qi e Sangue che, come sappiamo, svolgono un’azione nutritiva. E’ chiaro che se l’essenza, Jing dei reni è forte avremo delle ossa forti, così per il Sangue del Fegato se sufficiente i tendini saranno ben nutriti.
Un trauma che coinvolge tendini (e muscoli) e ossa danneggia Energia e Sangue, e di conseguenza Fegato e Reni. Naturalmente lo stato di questi organi sarà determinante nel processo di recupero post – traumatico, per quel che riguarda le lesioni ossee e muscolo – tendinee. Quando il fegato è colpito, vi saranno spasmi, crampi e indolenzimento.
Midollo e cervello sono in rapporto ai Reni, hanno una sorgente comune, l’energia essenziale, ereditaria contenuta nei Reni, a essa si associa l’energia pura, secondaria (JING) dei cereali. I Reni controllano le ossa, contengono l’energia essenziale che genera il midollo, se il midollo è abbondante, le ossa e gli arti saranno sani e robusti; in caso contrario, saranno deboli e atrofici.
TERAPIA DEI TRAUMI
Attivare il sangue e far circolare l’energia.
In caso di ristagno di energia e di sangue sono indicati i seguenti punti: LIV 2; HT 5; GI 16; BL 18; CV 6-12; BL 17; BL 23; RT 10.
Tonificare energia e sangue
Mi riferisco a quelle persone che a seguito di un trauma fisico presentano uno stato di astenia psichica e fisica, ed hanno difficoltà nel riprendersi, ebbene i punti ST 36; CV 12 – 4 – 6; BL 17 – 15 – 23 danno un valido contributo.
Traumatismi del cranio
Un punto fondamentale RENZHONG DU 26: centro dell’Uomo. Ha un potente effetto nel riportare alla coscienza un individuo e al tempo stesso ha la capacità di calmare la mente. È il punto d’incontro con i canali yangming della mano e del piede, che dominano la faccia e il naso, importante quindi nei traumi di questa regione. Indicato anche nelle patologie della colonna vertebrale che hanno una localizzazione mediana, ed è scelta in particolare nelle patologie acute.
Alla fine di questo breve excursus sui traumi è mia intenzione soffermarmi sulla patologia traumatica della colonna vertebrale e della caviglia perché è di frequente riscontro e il nostro intervento può essere estremamente valido.
Per la colonna vertebrale i punti fondamentali sono IT 3 e BL 62, il primo apre il DUMAI, il secondo agisce sullo YANGQIAOMAI e consequenzialmente accelera il movimento dell’energia yang che ristagna, a questi punti aggiungo i famosi HUATUOJIAJI, localizzati a 0,5 cun – 1 cun dalla colonna vertebrale con inserzione obliqua, sono punti utili in caso di pressione su un nervo spinale proprio a seguito di un trauma. Concludo con le distorsioni della caviglia o del polso, quest’ultime piuttosto rare, spesso è concomitante un rilevante ematoma della regione, e per questo motivo risulta difficile pungere. Utilizziamo la tecnica della puntura alto/basso e in particolare un punto in alto sullo stesso livello energetico è in grado di risolvere il problema! Pertanto una distorsione della caviglia a livello del GB 40, pungeremo il TR 4, se a livello del ST 41, pungeremo il GI 5.
I rimedi omeopatici in traumatologia:
ARNICA MONTANA
Fa parte della famiglia delle Composite, è il rimedio per eccellenza sia nei traumi fisici sia psichici, ma la sua azione si esplica anche dopo sforzi muscolari, nell’affaticamento e anche nelle situazioni particolari di sensazione di contusione.
Indicazione specifica è nei traumi psichici di vecchia data, in questo caso utilizzeremo una diluizione elevata, al contrario nelle altre forme preferiamo diluizioni basse.
HYPERICUM PERFORATUM
Denominato l’“Arnica dei nervi”, agisce in particolare sul midollo spinale, rimuove sequele dolorose di vecchi traumi. Agisce per qualsiasi trauma ma in zone con la caratteristica di essere particolarmente innervate, quindi s’impiega per nevralgie da schiacciamento, quando il dolore si localizza lungo un nervo fino alla radice dell’arto. Nelle unghie incarnite. Ricordiamo l’azione efficace nella puntura lombare, sia esplorativa sia curativa, in tutte le forme di coccigodinia quando il dolore sia “pressivo” e cupo.
NATRUM SULPHURICUM 200CH
Rimedio fondamentale per qualunque trauma alla testa. Ha un effetto anti edemigeno particolarmente a livello cerebrale. Si utilizza alla 200ch nei traumi recenti, alla xmk nei traumi a distanza. Interessante è l’azione particolarmente nei casi di disturbi mentali quali malinconia profonda insorti dopo un trauma al cranio.
RUTA GRAVEOLENS
Indicato in traumatologia per la sua azione a livello dei legamenti e sul periostio, un’altra sua azione è nell’affaticamento della vista dopo aver abusato della vista per lavori di grande precisione a luce artificiale.
BELLIS PERENNIS
E’ il rimedio complementare di Arnica, soprattutto nei traumi di alcune regioni (seno, sacro, coccige), nel “surmenage” fisico e nel post partum. Caratteristica è la sensazione di contusione, l’aggravamento con il contatto e il miglioramento con il riposo e in posizione distesa.
CONCLUSIONI
L’agopuntura può dare dei risultati favorevoli nell’ambito della patologia traumatica sia sotto il profilo psichico sia fisico. È importante che il medico agopuntore valuti attentamente la situazione derivante dal trauma e analizzi la sintomatologia prima sotto il profilo della medicina occidentale e poi sotto l’aspetto dell’agopuntura e se ritiene che il paziente possa trarre giovamento dalla terapia intervenire. Dalla mia esperienza trenta cinquennale ho avuto occasione di trattare traumi acuti, in particolare: distorsioni di caviglie, ginocchia con relativi versamenti, traumi alla colonna vertebrale consecutivi a cadute, ebbene, salvo rare eccezioni, i risultati di miglioramento si sono riscontrati dopo 4/5 sedute, per la completa guarigione sono state necessarie altrettante sedute. Più complessa è la situazione riguardante il trauma psichico, perché come dicevo prima, spesso è misconosciuto, e il paziente ha difficoltà ad accettare che la causa possa essere responsabile di un problema di natura completamente diversa, e di conseguenza tende a sospendere la terapia; viceversa se condivide la tesi del medico ed è determinato a guarire il risultato sarà positivo.
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