Alopecia- Agopuntura – Omeopatia
5/6 GIUGNO 2010 | Congresso Milano
CORRISPONDENZE ENERGETICHE TRA OMEOPATIA ED AGOPUNTURA
L’autore riprende uno studio precedente nell’ambito delle relazioni tra omeopatia ed agopuntura e pone in evidenza come il movimento energetico di una loggia sia assimilabile a quello di un rimedio omeopatico. Esamina in dettaglio ciascuno dei cinque movimenti energetici analizzandone le peculiarità e li pone in relazione ad alcuni rimedi omeopatici di riferimento e ne evidenzia così le corrispondenze.
INTRODUZIONE
In due precedenti congressi ho presentato i rapporti di condivisione tra omeopatia ed agopuntura sottolineando in particolare gli aspetti di olismo e di energia, successivamente ho accennato ai concetti di miasma e di cinque elementi. Quest’oggi vi illustrerò il caso di una giovane paziente, che presenta un’alopecia a chiazze, e al tempo stesso è glabra in modo diffuso. Proprio per la tipologia di malattia ho voluto inquadrarla sia sotto il profilo omeopatico che agopunturistico, e per questo mi soffermerò in particolare sullo studio miasmatico e lo porrò in relazione ai canali straordinari, entrambi rappresentano l’aspetto profondo dell’individuo.
CASO CLINICO
Ragazzina di nove anni viene alla mia osservazione ai primi di marzo, presenta un’alopecia a chiazze diffusa su tutta la testa e al tempo stesso ha avuto una caduta delle ciglia e delle sopraciglia ed è completamente glabra! In precedenza ha sofferto di lichen, iniziato al petto e poi si è diffuso a tutto il corpo, migliorata con la terapia cortisonica. Nell’anamnesi familiare ci sono due aspetti importanti: entrambi i genitori hanno sofferto di lichen e la sorella più grande ha avuto la caduta di ciglia e di sopraciglia. In primis c’è una componente di ereditarietà, e non solo, perché si sovrappongono anche aspetti psichici molto delicati: infatti i genitori sono separati e la loro è stata una separazione burrascosa, per i continui litigi e contrasti, questo è accaduto quando la ragazzina aveva 3 anni e mezzo. Da allora ha presentato un’idea, per così dire, ossessiva di avere il padre sempre accanto a lei, ed inoltre ha sviluppato una grossa gelosia nei suoi confronti! Oggi questo aspetto è diminuito, però, nonostante tutto richiede costantemente alla madre del padre in particolare dove sta e cosa fa! Di fronte a questo caso clinico ho avuto una grossa difficoltà di approccio, soprattutto quale strada seguire, e con molta franchezza vi dico che ho rispettato come sempre il mio “habitus mentale”, cioè dare priorità all’aspetto psichico della ragazzina: la separazione dei genitori. Proprio per questa mia convinzione tratto inizialmente il punto LIE QUE, LU 7
La madre mi riferisce dopo la prima seduta che la figlia ha dormito più tranquilla, alla seconda seduta invece è risultata più aggressiva, risponde a tono e ha poca voglia di studiare ed impegnarsi. Alla terza seduta sospendo il punto precedente e tratto lo Yin Wei Mai! Le tre sedute successive sono caratterizzate da un miglioramento scolastico, e cosa strana il padre si allontana per lavoro e lei è tranquilla rispetto alle altre volte. La sesta seduta è caratterizzata dal fatto che la madre mi fa subito notare che sulle gambe della figlia sono apparsi in modo diffuso dei peli, e altrettanto nelle zone alopeciche si avvertono al tatto! Finalmente trovo il rimedio omeopatico che ritengo essere il suo simillimum : SILICEA! La scelta di questo rimedio è su alcuni sintomi che non avevo preso in considerazione alla prima visita: la sudorazione dei piedi, la tendenza a preoccuparsi facilmente di tutto e la tendenza a scoraggiarsi di fronte alle difficoltà che incontra nel quotidiano. Appunto su questi sintomi consiglio Silicea. Interessante è lo studio del rimedio omeopatico tenendo presente il quadro miasmatico sottostante della ragazzina. La mancanza di fiducia in se stessa occupa la posizione centrale della personalità del malato, che si sente derelitto ed ha paura del mondo. La reazione caratteristica di fronte alla gente è di timidezza e pensa che l’osservino, che lo guardino, che lo possano scoprire, specie quando viene a contatto con gli estranei. E’ il tipico bambino che durante la visita non si stacca un attimo dalla mamma. Silicea persevera in questo atteggiamento di attaccamento alla madre perché si sente schiacciato da un mondo troppo grande per lui e per questo si nasconde dietro la mamma come se cercasse di tornare nella cavità uterina. Paradossalmente Silicea è il bambino contemporaneamente più docile e più ostinato della materia medica. Ostinazione come risposta passiva ed angosciata della propria impotenza nei confronti di un attacco immaginario dell’ambiente circostante. Silicea non può tollerare di essere contraddetto e la sua risposta veemente esprime l’irritabilità con cui vive il conflitto. Man mano che cresce, Silicea oscilla fra la necessità di dipendenza e il desiderio di autoaffermazione, fra un luogo riparato e oscuro, ma sicuro, e la pericolosa libertà. Il bambino come l’adulto è preciso e responsabile fino all’eccesso. Quando pensa che il suo rapporto con le persone gli ponga troppi problemi, agisce come Sulphur, il “ filosofo straccione” e si allontana dalle persone. Si costruisce allora un mondo impenetrabile, per porre una distanza emotiva tra lui e gli altri e non lasciarsi coinvolgere da nulla. Nella sua torre d’avorio cerca di bastare a se stesso, ha bisogno di sentirsi superiore, non sopporta la sottomissione a orari e obblighi e reprima i sentimenti, perche implicano dipendenza. La sua fondamentale fiducia in se stesso sommata alla debolezza psicofisica e a tutto il conseguente corteo sintomatologico di timidezza, indecisione e pusillanimità, esprime l’esaltazione della sua aggressività come meccanismo compensatorio. Un altro sintomo di Silicea è che preferisce tacere, non parla perché la conversazione implica sempre un rapporto con le persone e il rischio di mettersi in evidenza.
Dobbiamo ora introdurre il concetto di miasma parola greca che sta ad indicare: inquinamento, contaminazione, sudiciume, qualcosa di tossico che una persona riceve per trasmissione ereditaria e che è difficile da eradicare. Samuel Hahnemann tra il 1816 e 1817 lavorò ininterrottamente al problema del perché nelle malattie croniche le persone non guarivano, sebbene fossero state curate con i rimedi omeopatici, spesso i sintomi ricomparivano ad una distanza varia e la recidiva poteva essere caratterizzata o dalla comparsa di nuovi sintomi che affiancavano i precedenti o un’ulteriore aggravamento del quadro precedente! A questo punto Hahnemann considera che la malattia non è mai a sé stante e circoscritta ma sia sempre l’espressione di un FRAMMENTO DI UNA MALATTIA ORIGINARIA, senz’altro profonda ma soprattutto radicata nell’organismo.
Pertanto questa malattia per così dire “originaria” si esprime sempre con nuovi sintomi! Hahnemann quando introduce il termine di miasma e studia questa problematica è perché si rende conto di non essere in grado di guarire il paziente anche se ha applicato con estrema attenzione il “SIMILIA SIMILIBUS CURENTUR”, ed anche se la terapia non è assolutamente dannosa i sintomi si ripresentano di nuovo anche se non a breve distanza. A questo punto parla di stigma psorico, sicotico e sifilitico. Negli anni successivi la scuola francese in particolare con Nebel prima e Vannier poi introducono altri due miasmi il tubercolinico e il cancerinico, entrambi questi miasmi non sono stati riconosciuti dalla scuola argentina e messicana, perché riconoscono nel miasma psorico “la MADRE DI TUTTI I MIASMI”! Lo stigma psorico deve essere letto come un miasma responsabile di tutto ciò che si esprime per difetto cioè IPO, e con una caratterizzazione psichica peculiare: soggetto ansioso, che ha difficoltà ad affrontare le diverse situazioni della vita, sfiduciato, insicuro, angosciato per tutto quello che deve affrontare o tutto quello che gli può accadere in futuro. Come dicevo prima il miasma psorico è lo STARTER degli altri miasmi, infatti il soggetto psorico può reagire per fuoriuscire da questa situazione attraverso una reazione di tipo sicotico con una valenza IPER, che ha una connotazione chiaramente diversa dalla precedente caratterizzata da cattivo umore, irritabilità, idee fisse, gelosia, e dimentica fatti recenti e ricorda quelli antichi. Il terzo miasma il più complesso è quello sifilitico perché ha un’aggressività e una violenza rivolta sia verso se stessa che verso altri. Sono individui che hanno reazioni spropositate e non sono in grado di controllarle o gestirle, sono persone rancorose, diffidenti verso gli altri. In un individuo i tre miasmi sono sempre presenti con una partecipazione diversa l’uno dall’altro, pertanto può prevalere o il miasma psorico o sicotico o sifilitico, e quello prevalente darà la connotazione specifica in quel individuo.
Nella giovane paziente questo mix è subito evidente: il miasma prevalente è quello psorico in prima battuta e poi sifilitico e sicotico. I sintomi del miasma psorico è espresso dalla mancanza di fiducia in se stessa, dall’ansia, evidente il miasma sifilitico responsabile dell’ alopecia e della glabrosità diffusa a tutto il corpo. Infine i sintomi riconducibili al miasma sicotico sono gelosia e morbosità verso il padre. I rimedi omeopatici hanno la particolarità di essere tri – miasmatici e Silicea appunto ha la rappresentazione di tutti questi miasmi.
Vediamo l’associazione che possiamo stabilire tra i miasmi e i cinque elementi: il miasma psorico per la peculiarità che abbiamo descritto lo possiamo porre in relazione agli elementi Metallo / Acqua, laddove il miasma sicotico entra in relazione con gli elementi Legno / Fuoco, il miasma sifilitico, miasma distruttivo mi fa pensare a una eventuale “fase di dissociazione” dei Cinque Elementi. Quali sono nella ragazzina gli elementi peculiari di raffronto della situazione miasmatica e delle due Logge energetiche? L’ansia, la mancanza di fiducia in se stessa, la freddolosità, l’ elemento alopecia è tutto da correlare alla loggia Metallo. Come ho detto all’inizio ci sono elementi di ereditarietà e psichici molto profondi che senz’altro hanno determinato questa situazione e questo mi hanno spinto a tralasciare il punto LU 7 e scegliere il canale straordinario YINWEIMAI. Questo canale ha la funzione di collegare ed armonizzare tra di loro i canali Yin, oltre ad essere percorso dall’energia Yuan Qi è associato al Chong Mai che ha come compito di regolare il sangue e l’energia all’interno degli spazi Yin del corpo. Quindi da un lato il Chong Mai è responsabile della strutturazione e organizzazione interna del corpo e Yin Wei Mai permette il collegamento di ciò che è stato strutturato. Proprio la peculiarità di collegare i vari settori Yin dell’organismo è spesso interessato in patologie di natura Yin, e quindi di problematiche di natura psichica. Non dimentichiamo che sono persone introverse, timide, riservate con problemi di natura cardiovascolare. Importante sono i vari segmenti dello Yin Wei Mai interessati: segmento Milza ha sintomi di natura depressiva con spunti di tipo ossessivo, il segmento Fegato ha uno stato depressivo con pianti e sospiri, infine il segmento Rene presenta una sindrome depressiva con angoscia. Qualora è tutto il canale coinvolto avremo una grave sindrome ansiosa depressiva.
CONCLUSIONI
Il caso che vi ho presentato mi è stato proposto da alcuni colleghi agopuntori e doveva essere oggetto di uno studio diverso: approfondire il discorso del Cielo Anteriore e Cielo Posteriore. Sfumata questa idea ne ho voluto fare oggetto di studio seguendo in abbinamento l’agopuntura e l’omeopatia cercando di correlare quegli elementi sovrapponibili dell’una e dell’altra medicina, sottolineando che fin dal primo approccio non ho pensato alla malattia motivo della consultazione, ma invece mi sono soffermato su aspetti globali della ragazzina: ereditari, psichici,ma anche e questo voglio sottolinearlo, sulle dinamiche familiari. La scelta del canale Yin Wei Mai e del rimedio Silicea ha come finalità di rinvigorire l’energia vitale della giovane paziente. I risultati finora ottenuti sembrano darmi ragione del trattamento intrapreso, certamente la strada è ancora lunga e certamente il risultato si andrà consolidando seduta dopo seduta.
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SEMIZZI Maria Lucia: Embriologia energetica e origine dei meridiani curiosi.