Attualità e Prospettive in MnC
Ringrazio tutte le persone presenti a questo convegno su ” Attualità e Prospettive in MnC ” un grazie particolare al dott. Roberto Landolfi che mi ha invitato. Il mio primo contatto con la medicina omeopatica e l’agopuntura risalgono al 1971-1972 quando ho iniziato a frequentare i corsi relativi a queste due specializzazioni, corsi che si svolgevano presso il Centro di Medicina Omeopatica Napoletana. Eravamo un folto gruppo di studenti di medicina entusiasti di partecipare alle lezioni del prof. Negro, io ero iscritto al quinto anno di medicina e rimasi affascinato da alcuni concetti fondamentali che riguardavano sia l’omeopatia che l’agopuntura: concetto di Uomo inteso globalmente sotto il profilo fisico e psichico e concetto di malato e non di malattia. Entrambi questi aspetti costituivano un elemento di differenziazione tra le due medicine, la occidentale e l’orientale. Inoltre vi erano attenzione e meticolosità nel raccogliere l’anamnesi con l’intento di ricercare quei dati che determinavano l’individualizzazione di quel rimedio omeopatico o quei punti di agopuntura necessari a curare quella determinata persona. Fin dall’inizio ho coltivato lo studio di entrambe le medicine, anche se ho avuto una maggiore propensione per l’agopuntura e questo a seguito di numerosi viaggi effettuati all’estero in modo particolare a Parigi e poi in estremo oriente. Da ultimo, l’incontro con il monaco taoista il prof. Jeffrey Chong Yuen, latore di una tradizione orale, mi ha agevolato a scoprire e approfondire tematiche di agopuntura per me completamente sconosciute.
L’agopuntura, come dice il nome, è la <
Zhen rappresenta il <
Jiu rappresenta l’azione lenta del fuoco e corrisponde alla moxibustione.
Quest’ultima consiste nell’applicazione, su un punto del corpo da cauterizzare, di una sostanza che è fatta bruciare lentamente, di solito polvere di artemisia. Secondo la tradizione le origini dell’agopuntura risalgono a 5000 anni fa. Jacques Lavier nel suo libro di “Storia dell’agopuntura” narra che un uomo sofferente di sciatica, durante una battuta di caccia, fu colpito accidentalmente in un piede da una freccia, dopo un lieve sanguinare della parte notò l’improvvisa scomparsa della sciatalgia e, rientrato al suo villaggio, ne parlò con lo sciamano che già lo aveva in cura senza alcun risultato. In seguito lo sciamano sperimentò la puntura di questo stesso punto in altri pazienti sofferenti della stessa patologia e riscontrò lo stesso risultato, cioè la scomparsa della sintomatologia algica. L’agopuntura si può considerare una medicina? Senz’altro sì. Infatti ha una sua anatomia, una propria fisiopatologia, una metodologia clinica e una sua metodologia terapeutica e si differenzia dalla medicina occidentale perché il pensiero filosofico che sottende l’una e l’altra è diverso: infatti, il pensiero che è alla base dell’agopuntura è il pensiero taoista.
Difficile è trovare una datazione precisa dell’agopuntura, difatti se ci riferiamo ai reperti archeologici, sappiamo che la datazione dell’agopuntura è antichissima, mentre se ci riferiamo al primo testo l’Huangdi Neijing ( il canone di Medicina Interna dell’Imperatore) sappiamo che fu scritto tra il 400 a.C. e il 260 d. C., quindi un periodo più recente. Needham, grande sinologo del secolo scorso, a proposito dell’agopuntura fa riferimento all’evoluzione dei materiali e ci riferisce quindi che essa è antecedente alla comparsa degli aghi di metallo. Dapprima ci sarebbero stati gli aghi di pietra, che avrebbero rivestito un’importanza precipua. Infatti, sarebbero stati utilizzati sia per drenare all’esterno gli ascessi, oppure, appoggiati caldi sulla pelle, per stimolare determinate parti del corpo. Gli aghi di metallo, al contrario, erano impiegati per l’agopuntura. Pertanto il riferimento degli aghi di pietra risale all’epoca Shang (1751-1122 a.C.).
L’Imperatore Giallo è considerato il fondatore dell’agopuntura e della dietetica, a lui sono attribuite alcune invenzioni importanti: la ruota e l’ago calamitato. Costruì le prime case in mattoni, organizzò la ripartizione delle terre, avviò gli studi storici e astrologici, ecc. E’ il leggendario autore dei primi trattati di medicina, scritti per insegnare al popolo a vivere felice, sano di corpo e di mente. Il testo del Neijing che ci è pervenuto fa più volte riferimento a <
I concetti peculiari all’agopuntura sono: energia, Yin Yang, e legge dei 5 elementi. Esaminiamone alcuni: il concetto di energia è essenziale per tutta la medicina orientale: per gli indiani è il prana, per i giapponesi è il ki e per i cinesi il Qi. Interessante è l’ideogramma che corrisponde al Qi: indica qualcosa che è materiale e immateriale allo stesso tempo. Nella forma antica l’ideogramma indicava “vapore che sale dalla terra per formare in alto banchi di nuvole”. In una forma più moderna dentro l’ideogramma è presente un fascio di spighe di riso, o secondo altri, un chicco di riso. I vapori e le nuvole hanno il significato di un’energia immateriale, mentre il riso, che è l’alimento basilare della nutrizione per gli orientali, rimanda al significato di un’energia più materiale.
ideogramma QI
Come si vede, si propone da subito un dualismo che è contrappositivo e complementare allo stesso tempo. Il termine qi esprime contemporaneamente il concetto di materia ed energia, proprio come sono intesi ora, l’immateriale e il materiale contrapposti ma inscindibili. Il Qi è il substrato di tutto ciò che avviene nell’organismo umano. Con il suo aspetto materiale costituisce la forma sostanziale degli organi e dei visceri, dei tessuti, del sangue e dei liquidi organici in essi contenuti. Infatti, è il qi che è estratto dai cibi insieme ai liquidi, esso va a formare il substrato del sangue e delle sostanze nutritive che circolano nel nostro corpo. Nel suo aspetto immateriale è ciò che riscalda, dinamizza, consente anche di elaborare.
Ho parlato prima di dualismo e questo mi dà l’opportunità di introdurre il concetto di Yin e Yang, che ha un’importanza rilevante per la MTC. L’ideogramma dei caratteri Yin e Yang ci rinvia al concetto di ombra e luce; essi rappresentano graficamente il versante ombreggiato e il versante assolato di una collina.
YIN/YANG
Il principio YIN – YANG ha permeato per secoli il pensiero cinese e differisce da ogni idea filosofica occidentale. In generale la logica occidentale si basa sull’opposizione dei contrari, secondo questa concezione i contrari non possono essere veri contemporaneamente. Il pensiero cinese differisce radicalmente da questo, infatti, lo YIN e lo YANG rappresentano qualità opposte ma complementari. Ogni fenomeno o cosa può essere se stesso o il contrario. Per estensione del concetto, essi indicano anche il <
Naturalmente questo si può rapportare alla medicina cinese, è sufficiente pensare a una patologia acuta e a una patologia cronica; la prima ha caratteristiche tipiche di uno stato acuto: infiammazione, dolore acuto, rossore, tumefazione che è da collegare allo yang, laddove una forma cronica risulta torpida, di lunga durata e di un dolore che ha le caratteristiche di essere sub cronico o cronico e quindi riferiti allo yin. Ho introdotto il concetto di energia, ma, dove si trova? I cinesi spiegano che si trova diffusa in tutto l’organismo e che circola preferibilmente in canali o meridiani che sono appunto quelle strutture che attraversano il corpo secondo un decorso longitudinale, sono in numero di dodici e su ciascun canale si trovano i punti di agopuntura e ogni canale ha un numero di punti diverso l’uno dall’altro, e sono questi punti che sono stimolati dagli aghi. 365 sono i punti e dodici i canali, si ha così una corrispondenza con i giorni e i mesi dell’anno. In sintesi i cinesi evidenziano una corrispondenza tra l’Uomo, inteso come microcosmo, e tutto ciò che lo circonda il macrocosmo. Ho accennato ai canali di agopuntura, ora soffermiamoci sui punti. Sono distribuiti su ciascun canale in numero non eguale. Quest’apparente difformità è determinata dal ruolo che ciascuno di essi svolge e dalla lunghezza di ciascun canale. I cinesi hanno descritto per ciascun punto una sintomatologia precisa e una funzione peculiare, pertanto avremo che uno o più punti in combinazione con altri punti sarà utile per una determinata patologia, se sostituiamo alcuni di questi punti con altri, avremo la possibilità di curare un’altra patologia. Analizziamo l’azione di un punto e mi soffermo in particolare sul punto LU 7 localizzato sopra il processo stiloide del radio:
TONGXUAN = MISTERO DEL BAMBINO
Questo punto, allorché è stimolato dall’ago, ha un’azione preminente psichica, ma al tempo stesso svolge un’azione anche sotto il profilo fisico. Nel primo caso aiuta ad avere accesso a informazioni precedenti, dimenticate o nascoste. Di conseguenza è indicato nel dolore represso o non completamente espresso, con tristezza, depressione e introversione. Il pianto è una manifestazione spesso conseguente all’utilizzo di questo punto. La <
Se vogliamo approfondire il discorso sulla ricerca in agopuntura, partiamo dagli studi condotti dal dott. Darras, mio maestro. A metà degli anni ’80, dopo che molti dati erano stati acquisiti, si è cercato di individuare un metodo per investigare sulle strutture energetiche in particolare i canali di agopuntura. Il dott. Darras per dar corpo a una loro evidenziazione e al tempo stesso accreditare ulteriormente l’agopuntura nell’ambito scientifico, in collaborazione con altri ricercatori dell’ospedale Necker di Parigi ha iniziato una sperimentazione che consisteva nell’introdurre in un punto di agopuntura del tecnezio radioattivo e di seguire il suo percorso attraverso una camera a scintillazione. Dopo l’introduzione della sostanza in un punto del piede, si evidenziava la comparsa del canale, lungo la gamba e, poi la coscia, cammino che avviene secondo un canale già descritto dalla Medicina Tradizionale. Questa migrazione è eguale per qualunque soggetto pertanto non ci sono variazioni da un soggetto all’altro. Il tragitto segnato dal tecnezio non corrisponde ad alcuna struttura anatomica ora conosciuta. La migrazione è stata studiata in soggetti sia normali sia patologici; essa segue gli stessi tragitti e questi sono analoghi a quelli identificati dalla MTC sotto il nome di canali. Il carattere distintivo tra le vie dei canali e quelle vascolari, è che nel primo la migrazione avviene secondo un tragitto assiale analogo al canale conosciuto e non trasversalmente, come l’anatomia vascolare lo descrive. Inoltre iniettando del percantato di sodio in un punto di agopuntura e nella vena dorsale del piede, la velocità di migrazione è maggiore nella via vascolare che lungo il tragitto dei canali. Analogamente lo studio è stato condotto simultaneamente sulle vie linfatiche e sui canali di agopuntura. Si è riscontrato che la sostanza specifica per la linfografia si diffondeva normalmente nei vasi linfatici, evidenziando anche le ghiandole linfatiche, mentre la sua iniezione nel punto di agopuntura non era seguita da migrazione e di conseguenza dalla comparsa del canale. Viceversa utilizzando il percantato di sodio, si evidenziava il tragitto dei canali, ma non dei vasi linfatici.
Canale di agopuntura che si evidenzia dopo l’introduzione del percantato di sodio.
Analizziamo i riconoscimenti a livello internazionale sull’agopuntura:
L’organizzazione mondiale della sanità nel 1977 ha riconosciuto la validità dell’agopuntura per numerose patologie. Inizialmente è stata redatta una lista di quarantatré patologie e negli anni successivi questo numero è stato ampliato. Nel 1989 il Gruppo scientifico dell’OMS per la standardizzazione internazionale della terminologia di agopuntura ha anche rivolto all’OMS la raccomandazione di emettere una serie di relazioni e linee guida sull’agopuntura in merito alle sue indicazioni e controindicazioni cliniche.
Inoltre recentemente ha cercato di facilitare l’integrazione della medicina tradizionale all’interno dei sistemi sanitari nazionali ed inoltre ha promosso l’utilizzo razionale della medicina tradizionale sviluppando linee guida di carattere tecnico e standard internazionali nel campo della medicina erboristica e dell’agopuntura.
Nel novembre 1997 presso il NHI c’è stata un’importante conferenza di Consenso sull’Agopuntura e questo dopo un’attenta valutazione della letteratura medica esistente e di una serie di presentazioni messe a punto dai ricercatori sull’agopuntura. La letteratura, analizzata e selezionata dalla National Library of Medecine, riguarda 2.302 pubblicazioni di cui 1986 studi clinici, 397 (20%) dei quali controllati. Sono state inoltre selezionate trentacinque review, cinquantotto ricerche sulla metodologia della ricerca, settantacinque inerenti alla frequenza di utilizzo.
Le dichiarazioni di consenso sono state espresse sulle seguenti questioni:
1) Quale efficacia ha l’agopuntura, comparata al placebo o alla falsa agopuntura, nelle condizioni in cui sono sufficienti dati disponibili per la valutazione?
Ebbene nelle condizioni per le quali è possibile una valutazione con dati sufficienti, si è verificato che esiste una chiara evidenza dell’efficacia dell’agopuntura in alcune patologie.
2) Quale posto ha l’agopuntura nel trattamento di varie condizioni per cui esistono sufficienti dati disponibili; questo in confronto ad altri interventi, o ancora in combinazione con altri interventi (incluso il non intervento)?
I NHI si sono così espressi: “ Uno dei vantaggi dell’agopuntura è che l’incidenza degli effetti indesiderati è sostanzialmente più bassa di quella di molti farmaci. Ad esempio, le patologie muscolo-scheletriche, come la fibromialgia, il dolore miofasciale, l’epicondilite sono condizioni per le quali l’agopuntura può essere utile. Queste patologie dolorose sono state spesso trattate con antiinfiammatori o con iniezioni di steroide. Entrambi gli interventi hanno potenziali effetti collaterali deleteri, ma sono ancora largamente usati. I risultati che sostengono l’utilizzo di queste terapie non sono migliori di quelli che supportano l’agopuntura. Inoltre ampie esperienze cliniche, sostenute da alcuni dati di ricerca, suggeriscono che l’Agopuntura può essere una ragionevole scelta per numerose condizioni cliniche. Esempi sono il dolore miofasciale e lombare. Esistono altre condizioni come dipendenza da tabacco, riabilitazione a seguito di ictus, mal di testa, dolori mestruali, sindrome da tunnel carpale e asma nelle quali l’agopuntura può essere utile come trattamento aggiuntivo o trattamento alternativo o può essere inclusa in programmi multipli di trattamento.
3) Che cosa si conosce degli effetti biologici dell’agopuntura, che ci permettono di comprendere come agisce?
I NHI hanno accertato quanto segue: “ molti studi hanno dimostrato che l’agopuntura può determinare effetti biologici multipli di trattamento. Tali risposte si manifestano in vicinanza del sito di applicazione o a distanza, mediate principalmente dai neuroni sensitivi verso molte strutture all’interno del SNC. Si determina così l’attivazione di vari sistemi fisiologici sia nel cervello, sia in periferia. Esistono considerevoli prove che i peptidi oppioidi siano rilasciati durante l’agopuntura e che l’effetto analgesico sia in parte spiegato dalla loro azione. L’agopuntura può anche attivare l’ipotalamo e la ghiandola pituitaria determinando molti effetti sistemici. Ci sono inoltre prove che documentano delle alterazioni delle funzioni immunitarie indotte dall’agopuntura.
4) Quali sono i temi che devono essere affrontati affinché l’agopuntura possa essere integrata nel sistema sanitario attuale?
I NHI terminano che un fattore primario per l’integrazione dell’agopuntura nel sistema sanitario è la formazione e il riconoscimento degli agopuntori da parte di appropriati organismi statali e il rispetto di particolari standard formativi al fine di garantire al paziente le condizioni d massima sicurezza.
Termino con uno studio condotto presso il servizio di Medicina Integrativa del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. Recenti studi hanno dimostrato che l’agopuntura può aiutare a controllare una serie di sintomi ed effetti collaterali – quali il dolore, affaticamento, secchezza delle fauci, nausea e vomito – associata a una varietà di tumori e dei loro trattamenti. Il suo utilizzo per il trattamento dei sintomi e gli effetti collaterali di una varietà di tumori è stata recentemente approfondita in una serie di studi e recensioni. Si è riscontrato che un numero significativo di donne con tumore al seno hanno recettori per l’ormone estrogeno e, pertanto hanno maggiori probabilità di rispondere con farmaci antiestrogeni e questo naturalmente blocca la produzione di estrogeni che rallenta la crescita del tumore. Queste terapie possono determinare una menopausa precoce e provocare sintomi quali vampate di calore, stanchezza e sudorazione eccessiva. Poiché queste donne non possono eseguire la terapia ormonale sostitutiva, che di solito s’impiega per trattare questi sintomi, i medici in questi casi prescrivono antidepressivi come la venlafaxina. Un recente studio ha esaminato se l’utilizzo dell’agopuntura, rispetto all’utilizzo degli antidepressivi, è in grado di ridurre questi effetti collaterali più comuni. E’ stato compiuto uno studio comparativo su 50 donne, la metà è stata sottoposta a terapia di agopuntura – 12 sedute – l’altra metà è stata sottoposta alla terapia di venlafaxina. Entrambi i gruppi hanno riscontrato significative diminuzioni delle vampate di calore, dei sintomi depressivi e degli altri sintomi. Questo studio è stato pubblicato nel numero di febbraio 2010 del Journal of Clinical Oncology,.
Tuttavia, le donne facenti parte del gruppo che assumeva la venlafaxina hanno cominciato a ripresentare i sintomi circa due settimane dopo l’interruzione della terapia farmacologica. Al contrario le donne sottoposte ad agopuntura hanno ripresentato i sintomi dopo 15 settimane. Inoltre, le donne appartenenti al gruppo di agopuntura non hanno riportato effetti collaterali significativi durante il trattamento, mentre il gruppo che assumeva venlafaxina ha avuto effetti di aggravamento, tra cui nausea, secchezza delle fauci, vertigini e ansia. Certamente su quanto detto c’è molto da riflettere In questi anni, in Italia, ci sono state inutili polemiche sulla efficacia dell’agopuntura e sull’effetto placebo, laddove in America il problema è stato subito affrontato e non a caso nei diversi ospedali oncologici ci sono dipartimenti di medicina integrata.
Grazie per l’attenzione.