L’agopuntura contro la chemio
UN CASO clinico, il trattamento chemio e i suoi effetti. Scacco matto dall’agopuntura. Crampi ai polpacci, pesantezza di stomaco, neuropatia periferica e lividi alle mani. Sono solo alcuni dei devastanti effetti di quattro cicli di chemioterapia. Effetti che si fanno sentire. E che non sempre sono dominabili con i comuni farmaci ufficiali. A infrangere il doloroso silenzio dei tanti pazienti oncologici che ogni giorno vengono sottoposti a chemioterapia, interviene anche l’agopuntura. Il caso di cui lo specialista Italo Sabelli riferirà venerdì (“Energie perverse: dall’antica tradizione ai giorni nostri”) alle 16 all’Istituto italiano di studi filosofici alle 16 durante il meeting “Paradigma uomo. Per un approccio sistemico alle nuove malattie ambientali”, riguarda una paziente alla fine del quarto ciclo di chemio.
Tema della conferenza è la possibilità di contrastare validamente gli effetti collaterali da farmaci attraverso gli aghi. La terapia, nella fase iniziale, non dà buoni risultati, i sintomi si accentuano ma la risposta ha una sua logica interpretazione: con l’agopuntura di realizza una sorta di “spremitura” delle tossine. “Queste vengono immesse in circolo e, ovviamente, provocano una serie di conseguenze. I benefici arrivano solo dopo quattro – cinque sedute e con il tempo si stabilizzano”.
Il miglioramento determinato dagli aghi non coinvolge solo lo stato generale con un recupero delle forze, ma è testimoniato dagli esami di laboratorio che indicano transaminasi (enzimi epatici) in calo. “Un giorno, la signora che non riusciva più a camminare – dice Sabelli – arriva a piedi da casa sua fin nel mio studio”. Passano i mesi e la paziente ripete un altro ciclo di chemio. I sintomi peggiorano di nuovo e l’agopuntura ancora una volta si rivela risolutrice. “Abbiamo mirato alla disintossicazione sistemica – prosegue lo specialista- con un miglioramento dei sintomi generali e specifici, e ottenendo valori di transaminasi normali”. La relazione dimostrerà come per alcune patologie, per esempio quelle muscolo-scheletriche, l’agopuntura si riveli efficace senza causare gli effetti collaterali derivanti da comuni antiinfiammatori ancora largamente utilizzati. “In questi anni ci sono state inutili polemiche sull’efficacia dell’agopuntura – conclude Sabelli – e sull’effetto placebo, mentre in America, non a caso, in vari ospedali oncologici ci sono dipartimenti di medicina integrata”
Fonte: Repubblica.it