erché ha scelto di fare il medico omeopatico ed agopuntore?
Nel 1970 ero iscritto al 4 anno di medicina, quando ebbi l’occasione di seguire una conferenza a Napoli nell’ambito della medicina omeopatica ed agopuntura. Fui subito affascinato e l’anno successivo mi iscrissi al corso e frequentai le lezioni che concernevano queste due materie e al terzo anno fui ammesso all’attività ambulatoriale.
Cosa l’affascinò?
Indiscutibilmente lo studio dell’Uomo: entrambe le medicine hanno alla loro base il concetto di Olismo, cioè lo studio complessivo del paziente non solo sotto l’aspetto della malattia, motivo della consultazione, ma soprattutto come malato e quindi analizzare gli aspetti emozionali e caratteriali non disgiunti da aspetti generali.
Quindi dopo la laurea lei ha iniziato a svolgere la sua attività professionale come medico omeopatico ed agopuntore?
Esattamente! Nel 1973 mi laureai in medicina e chirurgia, e nel 1974 conseguii il diploma di medico omeopatico presso il centro di medicina omeopatica diretto dal prof. Antonio Negro; nel 1977 mi iscrissi all’OEDA (Organisation Etude e Developpement d’Acupuncture, diretto dal dott. André Lebarbier) di Parigi e nel gennaio del 1980 conseguii il diploma discutendo una tesi su “Impotenza sessuale maschile ed eiaculazione precoce”. Successivamente mi iscrissi all’Academie Medicale d’Acupuncture diretta dal dott. Darrras che frequentai per 10 anni.
Non ha mai avuto ripensamenti?
Assolutamente no, anzi negli anni quella scelta si è rafforzata. Ho avuto la fortuna di avere incontrato maestri straordinari che mi hanno dapprima appoggiato in questa scelta e successivamente a compiere i primi passi.
Chi sono stati i suoi maestri nella medicina omeopatica?
Il prof. Negro valente studioso del costituzionalismo e profondo conoscitore della materia medica omeopatica, il prof. Paschero che mi ha introdotto alla importanza dell’aspetto psichico sull’aspetto fisico, ed infine il prof. Ortega attento studioso dei miasmi.
E nell’ambito dell’agopuntura?
Ricordarli tutti è difficile! In tutti questi anni ho studiato molto all’estero in particolare a Parigi, il dott. Darras è stato il primo ad aprirmi a nuovi orizzonti dell’agopuntura, sia sotto il profilo della clinica che della ricerca, il dott. Kespi rigoroso studioso dell’agopuntura cinese, e conoscitore degli ideogrammi, interessante il suo libro l’ Homme et ses Symboles, e infine l’incontro con il maestro Jeffrey Chong Yuen, monaco taoista, esperto della medicina classica cinese e studioso dei testi antichi. La sua ricerca è improntata a coniugare aspetti fisici, psichici e spirituali dell’essere volti ad ottenere la guarigione dalle malattie.
Ha compiuto viaggi in Oriente?
Nel 1985 primo viaggio in Vietnam, ci fu un incontro bilaterale tra una delegazione di medici agopuntori francesi, di cui facevo parte anch’io, guidati dal dott. Darras, ed una delegazione vietnamita guidata dal dott. Nguyen Tai Thu. Per la prima volta assistetti ad un intervento chirurgico di asportazione di un tumore mascellare eseguito con l’analgesia dell’agopuntura. Intervento perfettamente riuscito. L’anno successivo con la stessa delegazione partecipai ad un viaggio di studio in Cina, in questa occasione approfondimmo le varie tecniche di agopuntura.